“E’ una malattia dell’occhio in cui le lacrime evaporano con facilità per cui diventa l’occhio diventa secco”. Così il dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro ambrossiano oftalmico, a margine della presentazione del mese della prevenzione e cura dell’occhio secco (dal 21 marzo al 21 aprile a Milano e Varese) oggi al Circolo della Stampa di Milano. “L’uso di tablet e di computer aumenta questa sintomatologia – spiega – Diventando secco, si lamenta nel senso che compaiono rossore, bruciore, fastidio, sensazione di sabbia, sensazione di disagio, difficoltà a lavorare, specialmente, al computer e in ambienti secchi. È una patologia legata all’inquinamento, all’uso eccessivo della vista soprattutto in ambienti secchi, molto spesso anche all’età. Più l’occhio invecchia, più l’occhio diventa secco Quando la patologia si fa più grave, occorre ricorrere ad altri metodi. Ci sono dei sistemi per stimolare la produzione lacrimale, ci sono dei trattamenti da fare in un ambulatorio oculistico. Oppure si possono occludere le vie lacrimali temporaneamente con dei tappini. O, ancora, si possono fare delle terapie anti-infiammatorie o, comunque, terapie che aumentano la produzione di lacrime.
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